Un nuovo modo di comunicare il Franchising
Un nuovo modo di
comunicare il Franchising
quanto costa creare un franchising

Quanto costa (davvero) creare un franchising?

Nella vita di ogni imprenditore, quando le cose girano bene e l’attività si è ormai consolidata, presto o tardi il fatidico pensiero arriva: “ma quanto mi costerebbe creare un franchising?”

Molto spesso, quando ci si lancia alla ricerca di una risposta un po’ più concreta, la prima cosa che si ottiene dal mercato è un preventivo di qualche consulente, che è un già buon punto di partenza, ma sicuramente di per sé non è sufficiente ad avere un quadro completo del percorso da intraprendere.

Premessa: se state leggendo questo articolo con la speranza di avere delle cifre di massima, devo disattendere subito le vostre aspettative. Così come ogni impresa, anche ogni franchising è un mondo a sé e non è possibile, per quanto ci sia più di qualcuno che lo insinui, predisporre dei preventivi o dei modelli pre-impostati di spesa.

La creazione di un franchising è un processo sartoriale, e come tale va cucito a misura sulle esigenze di ogni singolo brand.

Quello che invece è possibile capire, e lo faremo in questo articolo, è quali siano tutti gli step da seguire in questo processo per arrivare a stilare una lista della spesa e da qui, ognuno nel proprio caso, andare a richiedere dei preventivi specifici e trovare finalmente una quantificazione dei costi adeguata.

Un errore comune a molti neo franchisor, infatti, è quello di trascurare completamente questa lista pensando che basti il famoso preventivo del consulente per avere il progetto pronto a partire.

Nulla di più sbagliato.

Andiamo allora a percorrere, passo a passo, tutti quegli aspetti che spesso sono invece indispensabili alla creazione di un franchising in maniera completa. Andiamo per ordine.

1. Il progetto franchising

Primo punto, fondamentale per ogni percorso, il progetto franchising in sé. Questa è effettivamente la parte strutturale ed è quella di cui si occupa il consulente in maniera diretta. Eviterò di entrare nel dettaglio di questo passaggio che sicuramente potrà essere spunto per un articolo a parte.

2. La corporate identity

Senza un brand decentemente impostato, per qualsiasi franchising non c’è alcun futuro. Un brand studiato e realizzato professionalmente pesa almeno quanto la qualità dei prodotti o dei servizi che vengo offerti (e a volte anche di più).

3. La standardizzazione dei processi

Questa è forse la parte del progetto che maggiormente ricade sulle spalle di casa madre, ma va comunque considerato all’interno della lista, in primis perché il tempo è denaro, e se ci si deve concentrare su questo, spesso va trascurato altro; in secondo luogo perché spesso è necessario apportare cambiamenti all’interno dei propri processi per renderli realmente replicabili, e questi cambiamenti hanno sempre un costo.

4. La revisione allestimenti, strumentali e contorni vari

È forse la conseguenza dei due punti successivi. Da una parte, infatti, è necessario esplodere la nuova brand identity all’interno del locale per renderlo conforme al marchio e comunque in linea con i valori che si è deciso di incarnare e di trasmettere; dall’altra, l’aggiornamento dei processi spesso richiede aggiornamento degli strumenti. Per cui anche questo va considerato come centro di costo.

4. La presenza web

Quando parlo di presenza web intendo: 

  • Sito web ben strutturato e redatto professionalmente, abbandonando da subito ogni idea di improvvisazione o redazione casalinga. Il sito è il primo contatto che spesso abbiamo con i nostri potenziali affiliati e deve trasmettere immediatamente solidità, concretezza e sicurezza.
  • Social network ben gestiti. Sono di fatto l’estensione online della brand identity e avere quindi dei social professionali fa la differenza. Questo non vuol dire occuparli tutti, ma concentrarsi in caso su quelli maggiormente perimenti, ma farli bene
  • Landing page. È fondamentale avere una landing page studiata ad hoc. Per capire questo aspetto basti pensare che ogni contatto che verrà creato dalle campagne di lead generation atterrerà ed inizierà il suo processo di filtro proprio da qui. 

6. Una strategia comunicativa congiunta

Una strategia comunicativa congiunta di branding e lead generation. Non basta pubblicare la propria proposta su qualche portale per iniziare a ricevere contatti, è necessaria una strategia studiata a tavolino tra consulente e agenzia di comunicazione che sia di impatto e sostenibile nel tempo.

Bene, questa è la lista della spesa per creare un “franchising ad arte”. Non è detto poi che tutto sia necessario, magari qualcosa è già stato affrontato in precedenza, ma partendo da qui, e chiedendo qualche preventivo ai fornitori del caso, avrete sicuramente un’idea di quello che sarà l’investimento da sostenere prima di avviare il progetto.

Articolo a cura di Andrea Ciancarelli, esperto in start-up, branding, creazione e sviluppo di franchising. Dal 2010 è Founder, CEO ed Executive Director in restore, agenzia specializzata nello sviluppo di reti in franchising. Grande conoscitore del mondo franchising in Spagna, dove si è formato apprendendo tutti i segreti del mestiere, negli ultimi 10 anni ha collaborato con alcuni dei più importanti brand in franchising italiani e spagnoli come llaollao, Rossopomodoro, Lizarran, Antica Focacceria San Francesco, Mennella e ecox4d, contribuendo a lanciare nuovi marchi e nuovi settori di mercato.