In occasione dell’Hamburger Day ricorso lo scorso 28 maggio, Glovo, tra le più grandi piattaforme europee di consegne a domicilio, ha svelato alcune tendenze relative all’hamburger che oggi è uno dei piatti preferiti e più richiesti dai clienti del food delivery. Solo nel 2022, infatti, l’azienda ne ha consegnati circa 70 milioni in tutto il mondo, pari al 16,5% degli ordini totali effettuati sulla piattaforma.
Glovo: nel 2022 ordinati +10% di hamburger
Il report di Glovo sul consumo degli hamburger ha rilevato nel 2022 un aumento del numero di ordinazioni del 10%, in particolare nelle città di Roma, Milano – dove un utente ha addirittura effettuato 815 ordini di hamburger in un anno – Torino, Palermo e Napoli; ma anche la tendenza dei clienti a ordinare presso gli esercizi commerciali di quartiere. Per quanto riguarda invece le occasioni di maggior consumo registrate sempre nello stesso anno, la consegna di hamburger a domicilio è schizzata nelle serate della finale di Sanremo e di Champion’s League.
Glovo: quanto hanno speso i clienti per l’hamburger?
Le città italiane che salgono sul podio per aver speso di più ordinando hambuger su Glovo sono tre: Bari, con un ordine da 496,70€, Milano, con uno scontrino da 367,60€ e infine Genova con una consegna del valore di 352,50€. I locali più scelti dai clienti sono stati invece le grandi catene internazionali di McDonald’s, Burger King e Five Guys, quelle italiane come Burgez e Bun Burger ma anche i fast food locali come Sweet Burger e How I met your burger.
Hamburger: da nuovo trend a scelta consolidata
Per i locali che servono o consegnano a domicilio non c’è alcun dubbio: l’hamburger non è più solo un piatto trendy, ma una vera e propria passione che ormai ha conquistato il palato dei clienti italiani.
Maurizio Rosazza, founder di Delivery Valley che gestisce il concept hamburgheria Giga Burger, sostiene infatti che l’hamburger sia diventato ormai parte integrante delle nostre scelte alimentari quotidiane, sia per cena che durante la pausa pranzo. Ovviamente è necessario offrire qualcosa di diverso, come i bun e le salse homemade, in modo da distinguersi dalla moltitudine di proposte con un prodotto decisamente diverso, fatto di dettagli e di artigianalità, di ricerca e qualità, ossia all’italiana.
Matteo Toto di Flower Burger conferma invece l’aumento della domanda dei consumatori, che richiede però più opzioni di alta qualità e una particolare attenzione sia alla salute che all’ambiente. Proprio per questi motivi risulta fondamentale specializzarsi e costruire un brand riconoscibile, insieme a un’offerta che faccia la differenza.
Hamburger: crescono le varianti veg
Un altro nodo chiave è quello dei burger vegani o vegetariani, il cui consumo è in crescita in tutto il mondo, Italia compresa, mentre restano ancora particolarmente diffusi anche gli ordini dei tradizionali hamburger di carne.
Una conferma del trend in crescita degli hamburger veg arriva ad esempio da Hard Rock Cafe, che ha inserito nei suoi menù un’offerta ancora più variegata che va incontro anche a chi soffre di intolleranze alimentari.
