due bicchieri di birra

I dati sul consumo di birra e il +1,8% del fuoricasa

L’Annual Report di Assobirra registra complessivamente un 2023 positivo per il settore brassicolo e non ha dubbi sul posizionamento della birra tra le preferenze degli italiani con 17,4 milioni di ettolitri prodotti e 21,2 milioni consumati.

Infatti, nonostante si sia verificata una leggera contrazione nella produzione – si parla del 5,02% rispetto ai 18,3 milioni di ettolitri del 2022 – i valori restano comunque superiori rispetto a quelli pre-Covid del 2019 (pari a 17,3 milioni di ettolitri) e sono quasi uguali a quelli del 2021 (17,8 milioni di ettolitri). 

E i consumi, che risultano in calo rispetto ai numeri da record del 2022 (si parla di 22,5 milioni di ettolitri), hanno comunque raggiunto i 21,2 milioni di ettolitri nel 2023 delineando una crescita del settore brassicolo pari al 20,9% rispetto a dieci anni fa

Un’altra informazione importante per gli addetti ai lavori riguarda i canali distributivi e di consumo preferiti dagli italiani tra i quali riemerge il fuoricasa con un +1,8% nel 2023 rispetto al 2022 (con consumi complessivi di poco inferiori agli 8 milioni di ettolitri che bilanciano la flessione di consumo domestico).

Per concludere, la decrescita sembrerebbe essersi fermata nei primi mesi del 2024 e si è certi che, qualora i mesi estivi dovessero confermare la ripresa del settore, le prospettive di lungo periodo tornerebbero positive.

Quanti soldi ci vogliono per aprire una birreria?

La tua aspirazione è entrare nel settore della ristorazione e stai raccogliendo informazioni per capire quanti soldi ci vogliono per aprire una birreria? Se la risposta è sì, sei davvero nel posto giusto.

Nel corso degli anni questa tipologia di struttura è molto cambiata: se inizialmente erano dei posti un po’ grezzi dove fermarsi a bere qualcosa spendendo poco, oggi sono dei locali decisamente più sofisticati che offrono prodotti di alta qualità

Tra poco vedremo i dati. 

E in questo articolo abbiamo deciso di concentrare la nostra attenzione sui costi da sostenere per avviare una nuova attività, sui vantaggi di aprire una birreria in franchising e su un marchio franchisor a cui potresti pensare di affiliarti.

Aprire una birreria: costi

A causa della sua complessità, aprire una birreria ha costi importanti ma non devi farti scoraggiare da questo fattore: conoscere fin da subito le spese iniziali da sostenere ti permetterà di redigere un business plan accurato e ti eviterà spiacevoli sorprese.

Per aiutarti quindi nel tuo studio di fattibilità, abbiamo raggruppato le principali voci di costo nelle cinque famiglie che stiamo per descriverti.

Costi per la location

Per aprire la birreria, stai valutando se è meglio prendere in affitto un locale o se acquistare un immobile? Ovviamente, le due soluzioni richiedono un impegno economico differente e prevedono dei rischi molto diversi.

Tutto dipende da alcuni fattori come la capacità di investimento iniziale o il possesso dei requisiti per accedere al credito oltre che dal modo in cui viene impostato il progetto di business.

Infine, l’ammontare di questa spesa dipende anche dalla città e dalla zona della città in cui vorresti posizionare la tua attività (per fare un esempio, il prezzo al metro quadro a Milano è molto diverso da quello che trovi a Treviso) e dalla dimensione dell’immobile

Costi per arredamento e attrezzature

Lo stile e l’arredamento sono fondamentali perché ogni singola scelta e ogni complemento – bancone, tavoli, sedie, sgabelli come anche illuminazione, materiali e colori – contribuiscono a creare l’identità della birreria e l’atmosfera del locale.

Per completare gli interni devi considerare anche le spese per acquistare attrezzature e macchinari come frigoriferi, spillatrici, friggitrici, padelle (e tutto il necessario per la cucina) e lavastoviglie oltre che gli accessori per la mise en place.

Ovviamente, i costi sono variabili ed è impossibile dare delle indicazioni precise. 

Costi burocratici

I costi burocratici da sostenere riguardano l’apertura della partita IVA, la comunicazione di inizio attività, l’iscrizione al Registro delle Imprese e le spese per costituire la società (parliamo, quindi, di notaio e commercialista) ma non solo.

Servono anche le autorizzazioni sanitarie per la somministrazione di bevande e alimenti (HACCP e SAB), l’allaccio alle utenze di acqua, luce e gas, il pagamento dei diritti Siae per la musica.

Costi di approvvigionamento e magazzino

Prima dell’apertura e dopo aver deciso il menù, è d’obbligo rifornire il magazzino con tutto il necessario – come birra, acqua, bibite analcoliche e alimenti – e, trattandosi di una nuova attività, è molto probabile che i fornitori richiedano il pagamento anticipato.

Costi per marketing e promozione

Un’altra voce di costo da mettere nel business plan riguarda il marketing e la promozione, ovvero tutto quell’insieme di attività online e offline volte ad attirare la clientela e a lanciare il locale.

Vantaggi di aprire una birreria in franchising

Come puoi immaginare, ci vogliono molti soldi per aprire una birreria ma l’investimento iniziale può ridursi – anche di molto – scegliendo il giusto franchisor e un modello vincente di affiliazione commerciale.

Tra i più importanti vantaggi di aprire una birreria in franchising vi sono:

  • l’ingresso nel mondo della ristorazione con un brand già consolidato e riconosciuto (in questo modo salti tutta l’attività di branding e i relativi costi);
  • l’arrivo di una clientela già fidelizzata;
  • strategie di marketing e promozionali predefinite dalla casa madre;
  • supporto continuo in termini di formazione e gestione della birreria (anche per quanto riguarda la scelta della location);
  • la disponibilità di macchinari, attrezzature e arredi a fronte del pagamento di una fee di ingresso;
  • condizioni vantaggiose di acquisto presso i fornitori grazie alla forza negoziale del franchisor.

Ovviamente, ciò non significa aprire in franchising a costo zero perché alcune spese – come quelle burocratiche e relative alla location – restano sempre a carico del franchisee ovvero dell’imprenditore affiliato. 

Quale franchisor scegliere?

Dopo aver visto come spendere i soldi per aprire una birreria, arriva il momento di raccogliere informazioni sui potenziali marchi franchisor, sulla loro solidità e sulle caratteristiche del modello di affiliazione proposto per scegliere il partner più adatto.

E, data la nostra esperienza nel settore, siamo ben felici di introdurre un nome affidabile e in forte crescita: Löwengrube. Il franchisor propone 3 format diversi per aprire una birreria in stile bavarese – Stube che richiede un investimento di 1500 euro al metro quadro, Klein che oscilla tra i 200.000 e i 350.000 euro e Wagen a partire da 90.000 euro – oltre che il supporto, l’affiancamento, il marketing e la formazione.