Un nuovo modo di comunicare il Franchising
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Il coworking del fitness: un’opportunità per mettersi in proprio 

Realizzare una rete di coworking per il fitness, centri gestiti via app e nei quali personal trainer e clienti possono incontrarsi per sedute di allenamento, senza dover pagare abbonamenti in palestra. È questa l’idea alla base di Your Personal Trainer, startup romana fondata da Valentina Righetti, già Chief Marketing Officer di Fit and Go, la principale insegna del fast fitness italiano.

your personal trainer centro Il coworking del fitness: un’opportunità per mettersi in proprio 

Oggi Your Personal Trainer ha 8 centri aperti su Roma (2 di proprietà, 6 in franchising) e progetta di arrivare a 30 centri entro la fine del 2024, aprendo anche in altre città, con Milano in cima alla lista.

Abbiamo incontrato Valentina Righetti, classe 1992 e grande appassionata di sport, per capire meglio come funziona questa idea e anche per raccontare la sua esperienza di donna imprenditrice in settori ad alta dominanza maschile, come quelli del fitness e dell’innovazione.

Valentina che cos’è esattamente Your Personal Trainer?

Your Personal Trainer nasce a metà 2021 ed è il primo ecosistema fisico e digitale per personal trainer e appassionati di fitness. Abbiamo una piattaforma online gratuita che permette a personal trainer e clienti di incontrarsi e fissare sedute di allenamento ovunque vogliano farle.

your personal trainer app 2 Il coworking del fitness: un’opportunità per mettersi in proprio 

Dopodiché siamo anche una catena di piccoli studi personal automatizzati e dotati di IoT, accessibile ai personal trainer e ai clienti con una formula pay per use tipica della sharing economy. Chiunque dall’app può scegliere il personal trainer più adatto alle proprie esigenze e il centro più vicino da utilizzare in maniera esclusiva! Si paga solo la sala per il tempo di utilizzo e il gioco è fatto!

Qual è il vostro modello di business?

I nostri ricavi arrivano sia dall’affitto delle sale nel caso dei centri di proprietà, sia da una percentuale sugli affitti degli affiliati. Non chiediamo soldi ai personal trainer che utilizzano le nostre strutture. Non ci sono abbonamenti da pagare o altri costi nascosti. Tutto molto semplice e chiaro.

Quanto costa aprire un centro in franchising con Your Personal Trainer?

Partiamo da poco meno di 15.000 euro e si può arrivare fino a circa 35.000 euro. La differenza la fa il tipo di attrezzature da installare nel centro, in base alle attività che saranno poi disponibili. Anche la zona e le dimensioni del centro influiscono sui costi: un conto è aprire in un quartiere centrale, un altro è farlo in periferia. Parliamo comunque di un investimento abbastanza contenuto per mettersi in proprio.

your personal trainer

Your Personal Trainer è una startup selezionata dal programma di accelerazione WESPORTUP, nel  quale investe anche Cassa Depositi e Prestiti Venture Capital. Al momento la startup romana sta lavorando su un round di finanziamento, che dovrebbe concludersi a breve e che, a quanto pare, punta a raccogliere almeno mezzo milione di euro. 

Valentina è una CEO e founder in un mondo che spesso vede poche donne in posizione di comando. Come mai?

valentina-righetti

Il mondo dello sport è ancora molto maschile, direi più di quello startup. Basta vedere chi occupa le posizioni di potere nelle federazioni e nei club. Quando Your Personal Trainer è stata scelta per WESPORTUP eravamo l’unica startup con una CEO donna su dieci selezionate. L’unica. Il che in qualche modo ci ha anche aiutato a emergere, ma il dato rimane. Credo poi ci sia alla base anche un problema culturale: vedo poche ventenni o trentenni con la voglia di aprire imprese innovative, di rischiare in questo settore. Però ci sono anche delle belle storie di successo, come Danila De Stefano, la founder di Unobravo, il servizio di psicologia online. Ecco, credo che questi esempi possano stimolare altre donne a mettersi in gioco.

Cosa ne pensi del franchising come possibilità per le donne di mettersi in proprio?

Credo sia una buona opportunità, perché il percorso è più guidato. Rischi meno, perdi meno tempo e stai più concentrata su quello che conta davvero. Inoltre ricevi l’assistenza che ti serve, sia per aprire, sia per gestire l’attività. Ad esempio, quando lavoravo in Fit and Go abbiamo raggiunto i 90 centri in tutta Italia: di questi molti erano gestiti da donne. Avere l’opportunità di aprire un punto in franchising può davvero fare la differenza per una donna che vuole fare impresa.

Che consigli daresti a una donna che vuole diventare imprenditrice?

Essenzialmente due. Prima di tutto devi conoscere molto bene il tuo mercato, i tuoi concorrenti e le esigenze dei tuoi potenziali clienti. Non serve creare prodotti o servizi strepitosi, se poi falliscono nel soddisfare un problema o un’esigenza reale. Poi bisogna capire bene cosa siamo capaci di fare e saper chiedere aiuto per quello che non sappiamo fare. Ad esempio, rimanendo in ambito sportivo, molti personal trainer – uomini e donne – sono bravi nel proprio lavoro e nel creare legami con le persone che allenano. Ma spesso hanno lacune sugli aspetti burocratici della propria attività, mancano di capacità gestionali e di marketing. Tutte abilità necessarie per gestire una struttura. In un certo senso è relativamente facile aprire un bel centro di yoga, ma non è facile farlo andar bene, trovare le giuste strategie di acquisizione dei clienti, capire quali prezzi fare e così via. Anche per questo l’idea di aprire un punto in franchising può essere vincente, perché sei seguita da vicino e hai da subito accesso a una serie di servizi utili.