Un nuovo modo di comunicare il Franchising
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intervista luisa barrameda federfranchising

Federfranchising: “Il 2024 sarà un anno positivo per il franchising”

“Il 2024 sarà un anno di crescita per il franchising italiano, che punta sempre di più  anche all’espansione fuori dai confini nazionali”.

La previsione arriva da Luisa Barrameda, coordinatrice nazionale della Federazione Italiana Franchising (Federfranchising), sigla che fa parte di Confesercenti. 

luisa barrameda federfranchising Federfranchising: "Il 2024 sarà un anno positivo per il franchising"

“Vedo molto movimento nel settore, c’è grande voglia di allargare il giro d’affari e le reti di vendita – spiega Luisa BarramedaQuesto cambio di passo era palese già durante lo scorso Salone del Franchising di Milano, che è stato un successo e che tornerà a settembre 2024. Gli anni del covid sono stati difficili per i nostri associati, ma dallo scorso anno abbiamo voltato pagina. Basta guardare alle adesioni italiane previste a marzo per il Franchise Expo di Parigi, di fatto la fiera internazionale più importante al mondo. In quell’evento avremo tanta Italia che scommette su nuovi mercati, con in testa la ristorazione, da sempre il traino di tutto il franchising Made in Italy”.

A proposito di settori, quali sono quelli che potrebbero crescere di più quest’anno?

“Certamente la ristorazione crescerà, come accennavo un attimo fa. Poi anche i servizi alla persona. Mi riferisco sia ai servizi di bellezza e wellness, sia a quelli di aiuto e accompagnamento per le persone anziane e disabili. Sarà interessante vedere anche come continuerà l’evoluzione della vendita al dettaglio, che in questi ultimi anni ha dovuto rispondere velocemente al cambiamento delle abitudini di consumo degli italiani. Ormai la formula più comune è quella ibrida, che mescola vendita in negozio e vendita online, con l’utilizzo costante dei canali social sia per fare pubblicità, sia per gestire in velocità le richieste dei clienti. In generale, credo che il 2024 sarà un anno positivo per il franchising italiano e su tutto il territorio nazionale”.

Com’è andato il 2023 per il franchising italiano?

“Lo scorso anno ha segnato un punto di svolta rispetto ai due anni precedenti. C’è stata una vera e propria ripartenza, con reti che si sono consolidate e con nuove aperture di punti vendita. Franchisor e franchisee vogliono crescere e nel 2023 lo hanno fatto”.

Qual è il collo di bottiglia che preoccupa di più chi fa impresa in franchising e anche chi vorrebbe avviare un nuovo punto vendita in licenza?

“Sicuramente l’accesso al credito. Purtroppo non è facile accedere a capitali freschi. Per questo, come Federfranchising-Confesercenti, abbiamo lanciato una serie di iniziative per aiutare i nostri associati. Un esempio è la nostra cassa del microcredito, che investe direttamente in progetti imprenditoriali. Con questo strumento possiamo erogare finanziamenti in un range che va da 50 a 100mila euro. Un altro esempio riguarda l’azione di accompagnamento e tutoraggio per l’accesso ai fondi pubblici, come quelli dedicati all’imprenditoria femminile. Lo Stato italiano mette a disposizione diverse opportunità, ma talvolta l’accesso ai fondi è complicato e i bandi sono difficili da capire. Qui entrano in gioco i nostri esperti.”

Quali altri servizi offrite per chi è interessato al franchising?

“Sono particolarmente orgogliosa della nostra rete nazionale di Franchising Point – conclude Luisa Barrameda, coordinatrice nazionale di Federfranchising – Sono sportelli fisici aperti in tutti i capoluoghi di provincia italiani e che abbiamo riattivato, finalmente, proprio lo scorso anno. In questi sportelli forniamo tutta una serie di informazioni e di servizi utili sia per chi vuole affiliarsi a un determinato marchio sia per coloro che hanno una loro attività e ritengono opportuno svilupparla tramite franchising. Un’altra iniziativa interessante, sviluppata con i colleghi di Confesercenti e con l’Università di Milano Bicocca, è il master in Management per il Retail e le Reti in Franchising. Il master esiste da un paio di anni e ha raccolto molto interesse, anche tra i franchisor che spesso iscrivono alcuni dei loro dipendenti, che normalmente si occupano – o si occuperanno – di gestione e sviluppo della rete vendita”.

Insomma buone previsioni per il franchising italiano nel 2024, accesso al credito permettendo.