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Aiutare le donne ad aprire un franchising: McDonald’s scommette su networking e formazione

L’occupazione femminile in Italia è un problema di lunga data, sia per il numero delle occupate (nettamente inferiori agli uomini), sia per la qualità del lavoro, con ancora poche donne in posizioni di rilievo. Se poi guardiamo al mondo della imprenditorialità, il quadro diventa ancora più fosco: nel 2021 le imprese a conduzione femminile erano solo il 22% del totale nazionale. Ma è qui che entra in scena il franchising, perché in questo settore la media migliora di molto, attestandosi al 43%. Non ancora la parità, ma vicini.

Proprio l’impresa in rosa è stato il tema portante dell’evento organizzato a Milano lo scorso 27 giugno da McDonald’s Italia, Confcommercio Terziario Donna e a Valore D. Tra le relatrici al tavolo c’erano anche Laura Tosto, presidente di Datacontact, azienda con sede a Matera e al 70% composta da donne, e Valeria Casani, co-Founder del network Girls Restart. 

Scopo dell’incontro la presentazione del nuovo progetto di networking e formazione “Women in franchising”. Un’iniziativa che sta riscuotendo interesse sin dai suoi primi passi, a giudicare sia dalla folta platea in sala, sia dalla partecipazione delle istituzioni locali e nazionali, a partire dalla ministra per la Famiglia e le Pari Opportunità, Eugenia Maria Roccella.

“Women in franchising è un progetto corale – spiega Luisa Adami, General Counsel & Franchising Director McDonald’s Italiache parte da McDonald’s ma coinvolge tanti altri attori per fare sistema e promuovere insieme il lavoro e l’imprenditorialità femminile nel nostro paese. Nei prossimi mesi organizzeremo incontri di networking per contrastare il fenomeno della solitudine imprenditoriale, che spesso blocca la nascita e la crescita delle imprese rosa. Inoltre stiamo organizzando delle giornate di formazione, pensate per sviluppare skill utili nel mondo del business. I primi tre appuntamenti saranno dedicati al money management, al linguaggio inclusivo e al personal branding. Infine, come McDonald’s Italia, abbiamo deciso di mettere a disposizione degli aiuti economici per donne particolarmente meritevoli, che volessero diventare nostre franchisee”.

A proposito di franchisee, la presidente della neonata Women in franchising sarà proprio una licenziataria di McDonald’s, Cecilia Snichelotto, che ha aperto il suo primo ristorante nel 2018 a Nocera Superiore e poi un secondo a Fisciano nel 2020. A dimostrazione che il modello del franchising, che sia nel settore della ristorazione o in altri, può essere una reale opportunità per incentivare l’imprenditorialità femminile, anche nelle aree d’Italia dove tradizionalmente le donne fanno più fatica a lavorare.

A concludere i lavori, Dario Baroni, amministratore delegato di McDonald’s Italia, che ha sottolineato: “McDonald’s è un sistema che ha fatto dell’inclusività la propria caratteristica distintiva. L’azienda conta oggi circa 32.000 dipendenti, di cui il 62% è donna, come anche il 50% dei direttori dei ristoranti e il 50% del team dei dirigenti di McDonald’s Italia. Però a livello di franchisee facciamo ancora fatica: c’è spesso il pregiudizio che aprire un nostro ristorante sia qualcosa di più adatto a un uomo che a una donna. Non è affatto così. Anche per questo abbiamo deciso di lanciare un’iniziativa importante come Women in franchising”.