Il franchising è un modello di business in cui un’azienda, il franchisor, concede a un imprenditore, il franchisee, il diritto di utilizzare il proprio marchio, i prodotti e i servizi, seguendo un sistema operativo definito in cambio di royalty e altre commissioni.
I vantaggi del franchising includono: l’accesso a un marchio affermato, un sistema operativo collaudato, supporto e formazione continua, economie di scala, assistenza nel marketing e maggiore probabilità di successo rispetto a un’impresa indipendente.
I requisiti per diventare un franchisee possono variare a seconda del franchisor, ma solitamente includono capacità finanziarie, esperienza nel settore, competenze manageriali e un impegno a seguire le linee guida del franchisor.
Il contratto di franchising è un accordo legale che definisce i diritti e gli obblighi di entrambe le parti. Specifica i termini di utilizzo del marchio, le royalty, le regole operative e le clausole per la risoluzione delle controversie.
Le royalty sono i pagamenti periodici che il franchisee deve versare al franchisor per l’utilizzo del marchio e il supporto continuo fornito. Solitamente, sono una percentuale del fatturato del franchisee.
I costi iniziali possono variare notevolmente a seconda del marchio e del settore, ma possono includere la tassa di ingresso, l’allestimento del negozio, la formazione iniziale e il capitale di avviamento per coprire le spese iniziali.
La durata tipica di un contratto di franchising varia da 5 a 20 anni, ma questo può dipendere dal settore e dalla politica del franchisor.
Molti franchising offrono formazione iniziale completa, quindi non è sempre necessaria un’esperienza specifica nel settore. Tuttavia, la conoscenza del settore può essere vantaggiosa per il successo dell’attività.
Sì, molti franchisee gestiscono più di un’unità della stessa marca se soddisfano i requisiti finanziari e operativi del franchisor.
Il franchisor ha il diritto di apportare modifiche al sistema operativo, ma deve comunicarle adeguatamente ai franchisee e fornire il supporto e la formazione necessari per implementare le modifiche.
Sì, in genere è possibile vendere il franchising a un nuovo franchisee approvato dal franchisor. Tuttavia, ci potrebbero essere restrizioni o condizioni da rispettare.
Sì, molti franchisor forniscono supporto e consulenza nella scelta della posizione del negozio, poiché è un aspetto critico per il successo dell’attività.
In genere, per mantenere l’omogeneità del marchio, il franchisor ha delle linee guida rigide. Le modifiche devono essere sempre discusse e approvate dal franchisor.
Dopo l’apertura, il franchisor fornisce solitamente supporto continuo, compresa la formazione, l’assistenza nel marketing, gli aggiornamenti del sistema e il supporto operativo.
I rischi del franchising includono il fallimento dell’attività, problemi legali con il franchisor, l’obbligo di versare royalty anche in caso di risultati scarsi e la dipendenza dal marchio del franchisor.
Generalmente, il contratto di franchising ha clausole che regolano la risoluzione anticipata. Potrebbero esserci penali o restrizioni in caso di uscita anticipata.
Per valutare la reputazione di un franchisor puoi cercare recensioni e feedback online, parlare con franchisee esistenti e consultarti con consulenti o associazioni di franchising.
In caso di fallimento del franchisor, il contratto di franchising potrebbe essere trasferito a un nuovo proprietario o potresti dover cercare una soluzione legale per tutelare i tuoi interessi.
Dovresti analizzare attentamente il settore, i costi, i rischi e le responsabilità associate al franchising e confrontarli con le tue capacità, obiettivi e risorse.
No, il franchising implica necessariamente la partnership con un franchisor che concede i diritti e il supporto per l’utilizzo del suo marchio e sistema operativo.
Sì, è possibile convertire un’attività esistente in un franchising, ma dovrai adattarla al sistema e alle linee guida del franchisor.
Nel franchising, il franchisor offre supporto operativo completo, mentre nella licenza d’uso del marchio, il licenziatario ottiene solo il diritto di utilizzare il marchio senza supporto operativo.
I franchising tendono ad avere un tasso di successo più elevato rispetto alle attività indipendenti, poiché si basano su un modello collaudato e un marchio già affermato.
In alcuni casi, il contratto di franchising può contenere clausole che impediscono al franchisor di aprire negozi concorrenti troppo vicino all’unità del franchisee.
Sì, molti istituti finanziari offrono finanziamenti specifici per il franchising. Inoltre, alcuni franchisor offrono opzioni di finanziamento o possono aiutarti nella ricerca di finanziamenti.
Dovresti considerare la reputazione del franchisor, la solidità finanziaria, il supporto offerto, le condizioni contrattuali, la cultura aziendale e la compatibilità con il tuo profilo imprenditoriale.
Alla scadenza del contratto, il franchisee può avere l’opzione di rinnovare il contratto, uscire dal franchising o rilevare una nuova attività.
Sì, molti franchising consentono l’espansione a livello nazionale e internazionale. Dovrai però ottenere l’approvazione del franchisor e seguire le linee guida per l’espansione.
Il franchisor e il franchisee sono due figure chiave nel sistema di franchising. Il franchisor è l’azienda che possiede il marchio e il concetto di business originale: concede i diritti di utilizzo del marchio, i prodotti e il know-how operativo ai franchisee. Il franchisee è l’imprenditore o l’azienda che ottiene il diritto di aprire e gestire un’unità franchising utilizzando il marchio e seguendo le linee guida del franchisor.
Il franchisor è responsabile di fornire il supporto iniziale al franchisee, tra cui: formazione iniziale sul sistema operativo e sui prodotti o servizi; trasferimento di linee guida e manuali operativi per gestire l’attività in modo coerente con il marchio; supporto continuo nella gestione, marketing e sviluppo del franchisee; protezione del marchio e dell’immagine aziendale.
Il franchisee è responsabile della gestione operativa dell’unità franchising e di seguire le linee guida fornite dal franchisor, tra cui: adozione del sistema operativo e dei processi standard definiti dal franchisor; gestione del personale, delle vendite e delle attività quotidiane dell’attività; mantenimento degli standard di qualità e servizio del marchio; pagamento delle royalty e delle commissioni concordate al franchisor.
I diritti di proprietà intellettuale, come il marchio, il logo e le insegne, appartengono al franchisor. Il franchisee ha il diritto di utilizzare questi elementi solo durante la durata del contratto di franchising.
Il rapporto tra franchisor e franchisee è una partnership. Il franchisor offre il marchio, il sistema e il supporto, mentre il franchisee investe e gestisce l’attività utilizzando il know-how e il supporto forniti dal franchisor.
In genere, il franchisor definisce le linee guida sui prezzi dei prodotti o servizi, ma il franchisee può avere un certo margine di flessibilità per adattarsi al mercato locale e alle condizioni economiche.
Se il franchisor apporta modifiche al marchio o al sistema operativo, il franchisee deve adeguarsi alle nuove linee guida e standard. Il franchisor fornirà di solito il supporto e la formazione necessari per implementare le modifiche.Chi si occupa della promozione e pubblicità del marchio del franchising?
In genere, il franchisor si occupa della promozione e della pubblicità del marchio a livello nazionale o internazionale. Tuttavia, il franchisee può essere coinvolto in attività di marketing locale.
Il franchisee ha una certa indipendenza nella gestione quotidiana dell’attività, ma deve rispettare le linee guida e gli standard definiti dal franchisor per garantire l’omogeneità del marchio.
Sì, è possibile essere un franchisee di un marchio e allo stesso tempo essere un franchisor per altre unità dello stesso marchio o per un’altra attività con un tuo format di franchising. Tuttavia, ciò richiede una gestione attenta e il rispetto delle responsabilità di entrambi i ruoli.
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