Roma, Castel Di Sangro e Montesilvano. Sono per il momento tre i punti vendita di ALT Stazione del Gusto, innovativo progetto di ristorazione che, con l’apertura su Roma, diventa un vero e proprio franchising, grazie alla collaborazione tra l’Accademia Niko Romito ed Enilive, brand di Eni Sustainable Mobility che gestisce oltre 5.000 stazioni di servizio in tutta Europa, di cui 4.000 solo in Italia.
L’idea parte nel 2018 dallo chef pluristellato Niko Romito, che ha deciso di puntare su un sapiente mix di buon cibo e ristorazione su strada. Da questa prima idea sono nati i ristoranti gestiti direttamente di Castel Di Sangro e Montesilvano. Ora l’obiettivo è quello di aprire ben 100 punti vendita in franchising, sia in Italia sia in altri paesi europei, nei prossimi 4 anni. Il comune denominatore sarà l’atmosfera informale e accogliente, con un menù che copre dalla colazione alla cena, in una serie di proposte da gustare seduti al tavolo o da asporto, durante la sosta nelle stazioni di servizio Enilive.
Per capire meglio cosa c’è nel futuro di questo nuovo progetto, abbiamo fatto qualche domanda a Giovanni Maffei, responsabile commerciale di Enilive.
Quali sono i piani di sviluppo per ALT Stazione del Gusto?
“L’obiettivo di Enilive e Accademia Niko Romito per il quadriennio è di raggiungere i 100 punti vendita in Italia e all’estero – risponde Giovanni Maffei – Le nuove aperture sono previste sia all’interno di stazioni di servizio Enilive che fuori dalla rete, anche all’interno di hub di mobilità (aeroporti, stazioni), centri commerciali o centri di grandi città.
Il progetto, oltre ai flagship che Niko Romito gestirà direttamente, svilupperà un piano di franchising proponendo modelli di gestione e formazione innovativi. Il progetto di sviluppo è diretto a un segmento di giovani imprenditori interessati a diventare gestori di un format di cucina popolare “su strada” di qualità, sviluppato attraverso un modello di business snello, organizzato e standardizzato. Per l’apertura di nuovi ristoranti, Enilive individuerà e metterà a disposizione location in posizioni strategiche.
Il piano di franchising prevede una formazione con l’Accademia Niko Romito, scuola di alta formazione e specializzazione professionale dedicata al mondo della ristorazione e della cucina. Un percorso formativo che fornirà a tutti i franchisee un’accurata preparazione di cucina (tecniche, ingredienti, procedure), di sala, di marketing e di comunicazione. Lo chef Niko Romito crea e supervisiona tutta l’offerta gastronomica del format, grazie alla sua competenza ed esperienza nella ricerca. Ricordo il suo ristorante 3 stelle Michelin a Castel di Sangro, ma anche i numerosi progetti di ristorazione che gestisce e sviluppa da molti anni, progetti che lo hanno portato a realizzare questa idea di ristorazione diffusa e popolare, con alti livelli di standardizzazione e di ottimizzazione”.
Come ci si può candidare per aprire un punto vendita? Quali skill cercate?
“Gli aspiranti franchisee possono inviare la candidatura sul sito: lì troveranno tutte le informazioni relative al progetto. I candidati ritenuti idonei, anche sulla base di esperienze in ambito ristorazione, saranno contattati dal team di Enilive, che fornirà tutte le specifiche e indicherà nel dettaglio il percorso da intraprendere insieme. Tra le skill che cerchiamo ci sono certamente lo spirito imprenditoriale e la passione per la ristorazione”.
Quanti soldi servono per aprire una Stazione del Gusto in franchising?
“L’investimento iniziale è variabile a seconda della location e del suo potenziale commerciale – conclude Giovanni Maffei, responsabile commerciale di Enilive – Il modello di business prevede che Enilive si occupi dello scouting, della ristrutturazione e dell’allestimento dei locali”.
Insomma un modello di ristorazione in franchising aperto al grande pubblico, perché come spiega lo stesso chef Niko Romito: “Per ALT ho immaginato un modello di ristorazione su strada perché le strade sono di tutti. Volevo lavorare a un’offerta di cucina popolare, con piatti facilmente comprensibili, che avessero un’accezione quasi domestica e un approccio creativo, di qualità. Ho realizzato quello che io stesso vorrei trovare quando per lavoro viaggio e mi sposto: un menù che, dalla colazione alla cena, possa soddisfare il viaggiatore, il motociclista, la famiglia che transita, chi si ferma per un pranzo di lavoro in un’atmosfera informale o chi vuole portare via una merenda, del buon pane o un pollo fritto. ALT Stazione del Gusto è sempre stata la declinazione della mia ricerca in chiave più democratica e trasversale”.